Sentieri








Treschietto- Passo di Badignana  Sentiero N.118
Arrivati a Treschietto si imbocca in prossimità del cimitero una strada sterrata e si prosegue per circa 1 Kilometro fino ad arrivare a un primo bivio dove si continua a sinistra per circa 10 minuti e si raggiunge località Monforca (755m.)  poco distante da una pineta con uno spiazzo dove si potrà lasciare l'auto.Se non si ha a disposizione un fuoristrada quando si arriva a Treschietto Castello si prende la strada a sinistra dell'incrocio fino alla curva prima della frazione di Palestro, dove si lascia l'auto. Da questo punto a Monforca ci vogliono circa 45 minuti. Da località Monforca si snoda visibile e ben segnato il sentiero che attraversa i cerri e tra gli ultimi castagni comincia a salire per portarci dopo 45 minuti di cammino in località Fontana del Cornale (m.1123) riconoscibile per la polla d'acqua che vi scaturisce. Proseguendo si arriva dopo circa 1 ora e quarantacinque minuti a Batone (m.1384) caratterizzato dalla presenza di capanne diroccate e ben conosciuta dai fungaioli che d'estate affollano queste faggete. Altri 10 minuti di cammino e si arriva in un punto dove il sentiero si divide, entrambe le strade portano al passo di Badignana, quella di sinistra è più corta ma più ripida e meno panoramica dell'altra che è quindi preferibile. Proseguendo si passa in località pianelli di Lola, dove un tempo veniva falciata l'erba quindi essicata per il foraggio delle bestie, si attraversa il "careon del Vesc" sotto l'imponente Monte Matto, quindi si arriva al Passo di Badignana (m.1625). Da qua, se si è fortunati, foschie e nuvole permettendo,si può godere di un ottimo panorama, e volendo proseguire sul versante Emiliano si potranno visitare a poca distanza gli splendidi laghi della zona: lago del Bicchiere, i Lagoni, il lago Scuro, il lago Pradaccio, e il lago Santo Parmense. Tempo di percorrenza: Monforca Passo di Badignana ore 3 Palestro Passo di Badignana ore 3,45


Clicca qui per scaricare il file gpx






Iera- Passo Compione Sentiero  N.116


Da Bagnone si giunge in strada carrozzabile sino a Iera (520 m) dove si posteggia la macchina al ponte sopra al paese: qui ha inizio l'escursione. Si percorre prima un tratto di strada sterrata quindi si comincia a salire tra ombrosi castagneti dove si snoda l'antica strada Romana che costeggiando il torrente Bagnone sale verso la catena montuosa. Dopo circa 45 minuti di cammino si arriva a un punto in cui il torrente si divide in due rami, pochi minuti ancora e giungiamo in un pianoro (località Capanne di Garbia m.952). caratterizzato da numerose capanne di pietra diroccate. La strada si biforca, seguendo a destra le indicazioni poste sui sassi al margine della strada si scende verso il torrente Bagnone che si attraversa in prossimità di un enorme masso sul quale si scorgono le indicazioni per proseguire. Ripreso il sentiero ci si inoltra in estese faggete salendo piuttosto rapidamente, dopo 1 ora di cammino si arriva in località Capanne Tornini (1280 m.) dove al posto delle solita capanne in pietra dirocate ora c'è un ampio piazzale. Riprendendo il sentiero dopo 30 minuti di cammino in un fitto faggeto si arriva in una grande vallata alle pendici del Monte Losanna. I faggi si diradano sempre di più per lasciare posto a estesi declivi erbosi dove sbocciano fiori caratteristici di questa altitudine (genziane, genzianelle, pinguicole ecc.) poco ormai ci separa dal passo Compione a (m 1794) di quota, arrivati al passo ancora 20 minuti sul crinale per arrivare al Monte Sillara (m.1860) il monte più alto della nostra catena. In questo ultimo tratto si possono ammirare alla nostra destra i laghi Compione e i laghi Sillara. Tempi di percorrenza: Iera -Passo Compione 3 ore 30 minuti Passo Compione - Iera 2 ore 30 minuti


Clicca qui per scaricare il file gpx






Monterole- Passo delle Guadine  Sentiero N. 120


Da Bagnone si arriva in carrozzabile fino a Monterole - m.533 - si lascia la macchina nello spiazzo antistante il paese, si attraversa l'abitato e si imbocca sulla destra una strada che porta al sovrastante bacino idrico. Il primo tratto tra i castagni si presenta in salita abbastanza ripida, successivamente il sentiero costeggia una pineta per arrivare dopo 45 minuti ad una colletta a quota m. 860 ; sulla destra si stende la vallata dove scorre il torrente Acquetta a sinistra scende il torrente Redivalle. Si continua a percorrere il sentiero sempre ben segnato che dopo circa 1 ora e trenta minuti si divide, a sinistra prosegue più ripido, mentre a destra scende verso una fonte fino a ricongiungersi su un grosso masso, dove è possibile riposare un poco prima di riprendere il cammino. Proseguendo dopo circa 30 minuti si arriva ad un bivio sotto al monte Federici:continuando a sinistra il sentiero principale si giunge ad una colletta che ha sotto di se il bivacco Oriente,proseguendo a destra ( consigliato ) dopo 10 minuti si trova la fonte di Romseta,di cui proseguendo a sinistra si raggiunge il bivacco Oriente. Per riprendere il sentiero principale che raggiunge il passo Guadine,bisogna oltrepassare il bivacco Oriente e arrivare alla colletta. Da qui continuando verso il passo, i faggi si fanno sempre piu radi lasciando il posto ad estesi prati in declivio. Il passo delle Guadine si trova tra il monte Brusa ed il monte Aquila, se si vuola raggiungere il lago Santo Parmense è necessaria ancora almeno 1 ora di cammino. Tempo di percorrenza: Monterole Bivacco ORIENTE 0re 2 Bivacco Oriente - Passo Guadine Ore 1,30 Passo Guadine - Monterole Ore 2,30


Clicca qui per scaricare il file gpx










Vico Valle- Lago Santo  Sentiero n.122


Si raggiunge in macchina il ponte oltre il paese di Vico Valle,oltrepassato il quale sulla destra parte il sentiero che sale ripido fino ad arrivare alla strada che porta a Biglio,raggiunto un incrocio teniamo la destra (sbarra di ferro per impedire il passaggio ai veicoli non autorizzati). Si prosegue su questo sterrato fra castagni secolari fino ad arrivare all’imbocco del sentiero a sinistra, nei pressi di una casetta e ci si inoltra nei faggi. Il sentiero sale dolcemente fino ad attraversare il torrente Redivalle. Siamo in località Faggianelli dove si possono vedere capanne diroccate un tempo ricovero dei pastori, il sentiero sale ora piu ripido per poi snodarsi lungo il fiume Redivalle svoltare a sinistra e salire con sentiero ripido fino alle capanne di Curtiglia altra località utilizzata in passato dai pastori come testimoniano le capanne diroccate,continuando a salire fino a raggiungere la colletta del Monte Dongo sotto la quale notiamo il bivacco del CAI di Filattiera. Si prende a destra, un corto pianoro poi si sale dolcemente sul fianco del Monte Aquila ,finisce il faggeto e ci si inoltra nei prati con decisa pendenza, si incontra una sorgente, e ancora dieci minuti si arriva al passo Aquila, da qui seguendo il sentiero GEA si arriva al Lago Santo.






ATTIVAZIONE M. MARMAGNA 150 C.A.I.


RELAZIONE ATTIVAZIONE M. MARMAGNA 07-07-2013 L' obiettivo di questa nona spedizione in solitaria e' stato di attivare il M. MARMAGNA (1851 mt) Ref. I/ER-304 per il Diploma 150 anni C.A.I. Questo monte e' il piu' frequentato dell' intera Val Parma . L'escursione parte dal parcheggio di “Lagdei “(1250 meri) (PR) in Emilia Romagna . Si prende il sentiero 727 e dopo una mezz’oretta, a un bivio sempre ben segnalato, abbandoniamo il 727 a favore del 723 che ci accompagnerà fino al Lago Santo e poi fino alla nostra meta. A 45 minuti dalla partenza ,circa, si arriva al Lago Santo, meta numero uno dei domenicali frequentatori di questa zona. Sulle sponde di questo lago (1507 mt) di origine glaciale ,sorge il rifugio Mariotti. Si costeggia il lago per buona parte del suo perimetro e si seguono sempre le indicazioni per il 723 per poi uscire finalmente sui primi tratti scoperti che ci portano verso la sella del Marmagna (1725 mt), dopo una salita abbastanza dura . Questa zona e' piacevole ma spesso battuta dal vento. Si prosegue verso destra in direzione della vetta e alla fine ,dopo 2 ore di cammino e un dislivello di 600 mt circa dalla partenza ,si giunge alla meta , caratterizzata da una statua della Madonna e una grande croce in ferro. Le apparecchiature utilizzate sono state: una Radio yaesu ft 817 nr , dipolo hf per i 20 mt su canna da pesca ,antenna bibanda di serie per le VHF e UHF,un tasto piccolo verticale militare , cuffie ,2 batterie al litio 6,8 ah 12 volt e un lettore morse tascabile MFJ 461. In vetta e' stato trovato un vento molto forte ed e' stato necessario preparare prima ,la tenda ultra leggera ,nel posto piu' riparato . Lo svolgimento dei QSO e' iniziato con le chiamate S.O.T.A. in CW 20 mt. In tutto sono stati effettuati 29 QSO . Alle 10 circa, ora locale ' ,e' stato deciso di sospendere i collegamenti in 20 mt ,per effettuare dei contatti in VHF e UHF grazie al contest “Citta' di Roma”. In totale sono stati fatti 39 QSO , 29 in 20 mt mediante le chiamate S.O.T.A. in CW , 9 in VHF ed 1 in UHF mediante il contest in SSB . Alle ore 11 e 30 locali e' stato deciso di sospendere i collegamenti . Si puo' dire che l' attivazione e' riuscita sia per le chiamate S.O.T.A. In HF e sia per il contest “Citta' di Roma” in VHF e UHF. La tenda di emergenza ultra leggera ha reso possibile una decente permanenza in vetta. N.B. E' stata usata una sola delle 2 batterie . Saluti e 73 da IZ5GHD Raffaele





Nessun commento:

Posta un commento